Stima aggiornata dell'AFC

Stima aggiornata degli effetti sul gettito dovuti alla legge federale concernente il cambio di sistema nell’ambito dell’imposizione della proprietà abitativa (attuazione dell’Iv. Pa. 17.400)

Nella sua risposta all’interpellanza Widmer 24.4660 (Cambio di sistema nell'ambito dell'imposizione della proprietà abitativa. Conseguenze fiscali), il Consiglio federale ha affermato che l’Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) avrebbe pubblicato stime aggiornate delle ripercussioni finanziarie di una riforma dell’imposizione del valore locativo, considerando scenari con ulteriori tassi d’interesse. La tabella esposta qui di seguito mostra le stime aggiornate di tale riforma, indicando tassi ipotecari che spaziano dall’1 al 6 per cento, ovvero i livelli applicati in passato (leggermente superiore all’1 % nel 2021; livello del tasso ipotecario pari o superiore a 6 % all’inizio degli anni Novanta). Gli sviluppi del periodo 2022–2024 mostrano che sono possibili variazioni improvvise (in entrambe le direzioni).

La riforma interessa anche la soppressione dell’imposizione del valore locativo delle abitazioni secondarie. Il conseguente effetto sul gettito è preso in considerazione nelle stime. Con l’attuale livello dei tassi ipotecari dell’1,5 per cento, le minori entrate causate dalla soppressione del valore locativo delle abitazioni secondarie sono stimate a 200 milioni di franchi in ambito di imposte cantonali e comunali e a 60 milioni di franchi in ambito di imposta federale diretta. L’iniziativa parlamentare 22.454 (Introdurre un’imposta reale sulle abitazioni secondarie), che è vincolata giuridicamente all’iniziativa parlamentare 17.400 e su cui si voterà nel 2025, conferisce ai Cantoni la facoltà di riscuotere un’imposta immobiliare speciale sulle abitazioni secondarie. Le potenziali entrate che ne potrebbero risultare non sono incluse nelle stime perché il loro importo dipende dall’utilizzo di questa facoltà (disposizione potestativa).

Stima degli effetti sul gettito dovuti alla legge federale concernente il cambio di sistema nell’ambito dell’imposizione della proprietà abitativa considerando diversi tassi ipotecari (in mio. fr.; 2025)

Tipo d’imposta Livello dei tassi ipotecari
  1.0% 1.5% 2.0% 2.5% 3.0% 3.5% 4.0% 4.5% 5.0% 5.5% 6.0%
Effetto sul gettito dell’imposta federale diretta -590 -400 -200 -10 200 420 640 860 1090 1330 1570
Effetto sul gettito di imposte cantonali e comunali -1860 -1380 -900 -450 30 520 1000 1480 1970 2460 2950
Effetto sul gettito complessivo -2450 -1780 -1100 -460 230 940 1640 2340 3060 3790 4520

Basi di dati e loro limiti, ipotesi, incertezze delle stime

  • Basi di dati: la base di dati fa riferimento ai periodi fiscali 2019 e 2020. I valori di simulazione sono proiettati al 2025, tenendo conto dell’aumento del numero di proprietari di abitazioni stimato per il periodo dal 2020 al 2025 (pari a circa il 5 %). La stima include anche le economie domestiche locatarie, nel caso in cui queste locano un immobile e / o dispongono di un’abitazione secondaria, ma non riguarda le economie domestiche locatarie che non dispongono di immobili. 
  • Livello dei tassi ipotecari: il livello dei tassi ipotecari esercita un forte influsso sugli effetti finanziari della riforma. Le stime si basano su un livello dei tassi ipotecari medio, come il tasso ipotecario di riferimento. Un livello dei tassi ipotecari pari, ad esempio, al 3 per cento implica che il contribuente paga in media il 3 per cento di interessi sulla sua ipoteca. Un simile livello medio dei tassi non corrisponde necessariamente a quello attuale, che viene convenuto al momento della concessione di una (nuova) ipoteca, poiché molti proprietari finanziano la propria abitazione a lungo termine e hanno contratto l’ipoteca in precedenza, alle condizioni valide in quel momento. Dal 4 marzo 2025 il tasso ipotecario di riferimento ammonta all’1,5 per cento. L’AFC non è a conoscenza né del tasso ipotecario di riferimento al momento di un’eventuale entrata in vigore, né il tasso ipotecario di riferimento medio per un periodo futuro più lungo (ad es. per i prossimi 20 anni).
  • Abitazioni secondarie: sussistono incertezze in merito all’effetto sul gettito derivante dalle abitazioni secondarie, poiché il numero esatto di abitazioni di questo tipo non è noto. La stima del 30 maggio 2024 si basava inoltre su un altro trattamento fiscale degli interessi passivi. Il cosiddetto metodo proporzionale restrittivo approvato dal Parlamento il 20 dicembre 2024 è infatti più severo. Molti Cantoni hanno inoltre effettuato soltanto una stima basata su un tasso d’interesse basso. Di conseguenza, le incertezze in caso di un tasso più elevato sono maggiori. 
  • Imposta immobiliare speciale e adeguamenti della strategia tributaria dei Cantoni: le potenziali entrate provenienti dall’imposta immobiliare speciale sono strettamente legate alle abitazioni secondarie (attuazione dell’Iv. Pa. 22.454). Gli adeguamenti della strategia tributaria dei Cantoni influiscono sugli effetti finanziari, perché l’ammontare delle entrate da questa imposta reale dipende dalla scelta dei Cantoni di utilizzare questo strumento o meno e dalla misura in cui lo fanno. L’esclusione delle potenziali entrate dall’imposta immobiliare speciale dalla stima porta a una sovrastima delle minori entrate, rispettivamente a una sottostima delle maggiori entrate della riforma. 
  • Deduzioni in materia di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente e adeguamenti della strategia tributaria dei Cantoni: anche per quanto riguarda queste deduzioni è possibile che i Cantoni adeguino la loro strategia tributaria. La stima parte dal presupposto che le legislazioni cantonali vigenti vengano mantenute. Per contro, se i Cantoni dovessero rinunciare alla concessione di deduzioni in materia di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente in ambito di imposte cantonali e comunali, la stima delle minori entrate (rispettivamente delle maggiori entrate, se la riforma dovesse generarne) ammonterebbe a un importo fino a 600 milioni di franchi inferiore (risp. superiore).
  • Adeguamenti della strategia finanziaria delle economie domestiche private: con la riforma possono prodursi infine anche adeguamenti della strategia finanziaria delle economie domestiche private, che portano a una riduzione dell’indebitamento lordo e netto. Non appena il reddito da sostanza imponibile viene a mancare, la riforma causa un aumento delle minori entrate o una diminuzione delle maggiori entrate.
  • Ipotesi e limiti legati ai dati: per quanto riguarda i limiti legati ai dati utilizzati occorre sottolineare che la stima si basa sull’ipotesi che in Svizzera vi siano 45 000 acquirenti di una abitazione primaria; per quanto riguarda le deduzioni in materia di risparmio energetico e di protezione dell’ambiente si parte dal presupposto che queste rappresentino il 30 per cento delle spese di manutenzione dell’immobile. Queste ipotesi possono portare sia a una sottostima, sia a una sovrastima degli effetti finanziari.
  • Ulteriori limiti legati ai dati utilizzati: gli ulteriori limiti riguardano, ad esempio, i dati concernenti il grado di copertura cantonale (utilizzo di singoli dati di 4 Cantoni e di dati aggregati di 7 e di proiezioni per i restanti 15 Cantoni), la determinazione della percentuale degli interessi debitori non deducibili come pure le stime riguardanti l’adeguamento dei valori locativi, il cui intervallo temporale può variare fortemente da un Cantone all’altro.

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Ultima modifica 01.07.2025

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