Imposizione della famiglia: il Consiglio federale è contrario a privilegiare la custodia personale dei figli

Berna, 15.02.2012 - Il Consiglio federale non intende promuovere fiscalmente la custodia personale dei figli. In data odierna esso si è espresso contro l’iniziativa presentata dall’UDC «Iniziativa a favore delle famiglie: deduzioni fiscali anche per i genitori che accudiscono personalmente i figli» e ha incaricato il Dipartimento federale delle finanze (DFF) di elaborare il corrispondente messaggio. Il Consiglio federale non contrappone all’iniziativa popolare alcun controprogetto.

L'iniziativa chiede che per la custodia personale dei figli vengano concesse deduzioni fiscali almeno equivalenti alle deduzioni accordate per la custodia da parte di terzi. Secondo il Consiglio federale in questo modo verrebbero svantaggiate le famiglie con doppio reddito che affidano a terzi la custodia dei loro figli. Le famiglie con doppio reddito, nella stessa situazione economica di quelle con un unico reddito, hanno un reddito disponibile più basso poiché devono sopportare le spese per la cura prestata da terzi. Per questo motivo, con la riforma dell'imposizione della famiglia nel 2009 è stata introdotta la deduzione per la cura prestata da terzi. Una nuova deduzione fiscale per la custodia personale comporterebbe nuovamente un privilegio ingiustificato per le famiglie con un solo reddito. Delle spese generali sostenute per i figli si tiene già conto con la deduzione per i figli e, ai fini dell'imposta federale diretta, ulteriormente con la tariffa per i genitori.

Secondo l'opinione del Consiglio federale, il diritto tributario deve essere possibilmente neutrale nei confronti dei diversi modelli familiari e non promuovere le famiglie organizzate in maniera tradizionale, come chiesto dall'iniziativa. La decisione di accudire personalmente i figli - rinunciando quindi a un'attività lucrativa - oppure di esercitare un'attività lucrativa affidando la custodia dei figli a terzi, non deve essere influenzata dal diritto tributario. Questo indirizzo è stato perseguito con l'introduzione della deduzione per la cura prestata da terzi, decisa con la riforma dell'imposizione della famiglia nel 2009, e verrebbe nuovamente vanificato con l'accoglimento dell'iniziativa.

Il Consiglio federale riconosce la necessità di agire nell'ambito dell'imposizione della famiglia, in particolare per quanto riguarda la cosiddetta «penalizzazione del matrimonio» e il rapporto tra gli oneri fiscali di coniugi con un solo reddito e di coniugi con doppio reddito. Dato che per tale scopo è in elaborazione un progetto, il Consiglio federale rinuncia a presentare un controprogetto all'iniziativa.

Deduzioni per i figli nel vigente diritto tributario
Il diritto tributario vigente tiene conto delle spese sostenute per i figli con la deduzione generale per i figli e, ai fini dell’imposta federale diretta, ulteriormente con la tariffa per i genitori. La deduzione per i figli e la tariffa per i genitori esistono indipendentemente dal fatto di accudire personalmente i figli o di affidarli a terzi.

Dall’entrata in vigore della legge federale sullo sgravio fiscale delle famiglie con figli il 1° gennaio 2011, possono inoltre essere dedotte le spese per la custodia dei figli. Questa deduzione può essere effettuata a condizione che le spese derivino dalla cura prestata da terzi, che siano comprovate come tali e che il figlio non abbia ancora compiuto i 14 anni. In ambito di imposta federale diretta la deduzione ammonta al massimo a 10 100 franchi all’anno.

I Cantoni sono tenuti ad adeguare la loro legislazione tributaria entro il 1° gennaio 2013 in modo da ammettere pure una simile deduzione. Essi sono liberi di definire la deduzione massima. Secondo il diritto vigente, nell’ambito dell’imposta federale diretta non può essere effettuata una deduzione separata per la custodia personale dei figli. Una simile deduzione è invece ammessa dal diritto cantonale di Zugo e Lucerna.


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Brigitte Behnisch Scheidegger, giurista dell’Amministrazione federale delle contribuzioni,
+41 31 322 74 77, brigitte.behnisch-scheidegger@estv.admin.ch


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