Nella tabella 1 (XLSX, 15 kB, 20.05.2025) vengono messi a confronto lo scenario relativo alla riscossione della rendita e quello relativo al prelievo di capitale, dapprima senza considerare le imposte. A titolo di esempio si può illustrare la situazione iniziale di una persona nubile o celibe, che ha accumulato un patrimonio di 1 milione di franchi nella previdenza libera (pilastro 3b) subito prima del pensionamento, che dall’età di 65 anni percepisce una rendita massima dell’AVS di 29 400 franchi (stato: 2024) e può scegliere se ritirare l’avere del 2° pilastro in forma di rendita o di capitale.
Affinché il confronto sia omogeneo deve essere effettuato su un periodo di tempo rappresentativo. La speranza di vita media dopo il pensionamento si presta bene a tale scopo. Il modello di calcolo comparativo si fonda su una speranza di vita di 22 anni a partire dal 65° anno di età, basata sulla media arrotondata, calcolata dall’Ufficio federale di statistica per il 2023, pari a 22,8 anni per le donne e a 20,3 per gli uomini. Sull’arco di questi 22 anni risulta, nel caso della riscossione della rendita con un interesse implicito sull’avere del 2° pilastro pari all’1 per cento, un’aliquota di conversione del 5,086 per cento. Di conseguenza, al momento del pensionamento la persona con un avere del 2° pilastro di 1,5 milioni di franchi riceve una rendita annua di 76 296 franchi dal 2° pilastro stesso.
Nello scenario in cui viene riscossa la rendita, nel primo anno di pensionamento la persona riceve all’età di 65 anni una rendita AVS pari a 29 400 franchi e una rendita del 2° pilastro di 76 296 franchi; percepisce inoltre un reddito da sostanza di 10 000 franchi dal patrimonio del pilastro 3b di 1 milione di franchi, ipotizzando un rendimento dell’1 per cento. Di conseguenza il suo reddito netto ammonta a 115 696 franchi. Dato che si tratta di un importo al netto delle imposte, questo importo corrisponde al suo reddito disponibile. Si ipotizza che l’intero reddito disponibile venga utilizzato nello stesso anno, in modo da non accumulare ulteriori risparmi. A fine anno il patrimonio rimane quindi pari a 1 milione di franchi. Questo schema si ripete per tutto il periodo considerato, cosicché alla sua fine, ossia a 87 anni compiuti, il patrimonio si attesta a 1 milione di franchi.
Nello scenario in cui viene prelevato il capitale, al posto della rendita viene versato l’intero avere di 1,5 milioni di franchi del 2° pilastro il primo anno di pensionamento (65 anni). Questa somma viene poi depositata nel pilastro 3b, il cui patrimonio viene quindi incrementato fino a raggiungere 2,5 milioni di franchi. Ipotizzando un rendimento dell’1 per cento risulta quindi un reddito patrimoniale più elevato, pari a 25 000 franchi a fronte dei 10 000 franchi nel caso in cui viene riscossa la rendita. Il reddito disponibile il primo anno è composto dal prelievo di capitale di 1,5 milioni di franchi, dalla rendita AVS di 29 400 franchi e dal reddito da sostanza di 25 000 franchi e ammonta in totale a 1 554 400 franchi. Affinché il confronto sia omogeneo si ipotizza che la persona abbia lo stesso tenore di vita di quella nello scenario in cui viene riscossa la rendita e che quindi consumi ogni anno 115 696 franchi. Dopo aver dedotto queste spese di consumo dal reddito disponibile, a 65 anni rimangono risparmi supplementari di 1 438 704 franchi, per cui a fine anno il patrimonio ammonta a 2 438 704 franchi. Negli anni successivi il reddito disponibile è inferiore al consumo, per cui ogni anno vengono utilizzati dei risparmi. Di conseguenza, il patrimonio e il relativo reddito diminuiscono ogni anno. Dopo 22 anni, al compimento dell’87° anno di età, il patrimonio è pari a 1 milione di franchi ed è identico a quello nello scenario in cui viene riscossa la rendita.